I Quality Update di Google: le novità da non sottovalutare
Il 2017 è stato un anno particolare per quanto riguarda i Quality Update di Google e i vari ritocchi agli algoritmi. Ogni modifica non è di certo stata annunciata e soli in pochi casi gli aggiornamenti sono stati confermati dal motore di ricerca. Tutto questo ha messo in crisi webmaster, aziende, web agency e chiunque abbia un blog o un sito web.
Molti hanno faticato per ottenere un buon posizionamento e poi le cose sono improvvisamente andate male. Tutto è cominciato a febbraio, quando ci sono stati numerosi Phantom Update. Poi sono iniziati i Quality Update, conosciuti anche come “Fred”. Si sono susseguiti e hanno sconvolto le idee di chi lavora sul web. Ti sei trovato in difficoltà anche tu?
Osservando questi aggiornamenti degli algoritmi, abbiamo deciso di creare un resoconto che potrà esserti utile e che ti consentirà di riflettere e trovare nuove soluzioni per il tuo sito e/o blog.
La qualità “fa” il tuo posizionamento
Negli anni, Google ha sempre tentato di fare di tutto per offrire agli utenti i migliori risultati, soprattutto in ambito di qualità. Tuttavia, così come per noi non è facile capire come comportarci per avere la meglio sul web, per il motore di ricerca non è semplice scovare i risultati capaci di garantire elevati standard qualitativi.
Perciò, le modifiche, il monitoraggio e di nuovo le modifiche sono passaggi all’ordine del giorno per gli esperti di Mountain View e quest’anno ci sono state 3 principali date, che sono state segnate sul calendario dagli esperti SEO e non solo.
L’8 Marzo abbiamo conosciuto Fred, per poi passare a un altro Quality Update di Google del 17 Maggio e all’ultimo aggiornamento dello scorso 24 Giugno. Diciamo che queste sono date indicative, in quanto le fluttuazioni sono durate diversi giorni.
Questi aggiornamenti non hanno colpito solo dei determinati tipi di siti e neanche specifici articoli o pagine. Quindi, non è stato semplice capire cos’è cambiato esattamente e, soprattutto, come comportarci a riguardo. Ad ogni modo, è stato possibile riscontrare che sono rimasti colpiti molti siti che offrono una bassa qualità dell’informazione e siti statici troppo ottimizzati.
Tuttavia, hanno perso traffico anche siti e blog per i quali non potremmo aver niente di “male” da dire!
Tutto questo conferma che il fatto che, anche se Google desidera offrire la massima qualità agli utenti, così come non è facile per noi stargli dietro non è facile neanche per i robot scegliere i risultati giusti… nel modo giusto!
Cosa dobbiamo fare allora per rispondere correttamente ai Quality Update di Google?
Dobbiamo innanzitutto soddisfare le esigenze degli utenti, rispondere alle loro domande e garantire loro dei contenuti qualitativi e di valore.
Dobbiamo usare le parole chiave? Certo, ma dobbiamo usare SOLO quelle più adatte, in modo tale che l’utente trovi davvero ciò che sta cercando. La sua query deve trovare tutte le risposte esatte. In pratica, non possiamo usare keywords che non sono strettamente correlate al contenuto. Inoltre, dovremo evitare la sovraottimizzazione delle pagine, ovvero un eccessivo utilizzo delle parole chiave (questo può causare illeggibilità e quindi abbassare la qualità del contenuto).
Per rispondere correttamente ai Quality Update di Google, dovremo persino ottimizzare l’esperienza di navigazione dell’utente, migliorando i tempi di caricamento, rendendo più intuitiva l’interfaccia grafica e cercando di non esagerare con pubblicità, banner vari e pop up. In alcuni casi, può essere utile effettuare un Audit e fare di tutto per risolvere i problemi del proprio sito, sia per quanto riguarda gli aspetti tecnici che la parte dell’ottimizzazione e dei contenuti. In poche parole, parliamo sempre di qualità: dobbiamo offrire al visitatore elevati standard qualitativi sotto ogni punto di vista.
Con questi aggiornamenti degli algoritmi, Google non solo guarda il sito in sé per sé e le keywords usate: sta imparando a leggere ma soprattutto a comprendere i nostri contenuti.
Pertanto, non dovremo forse cominciare a trattarlo come un utente?
Se soddisfiamo chi ci legge, soddisfiamo anche il motore di ricerca.
Perciò, non preoccupiamoci troppo dei Quality Update di Google che non possiamo confermare né interpretare con esattezza. Si tratta di qualità. Google ci chiede qualità, così come i nostri visitatori. Restare aggiornati e prestare attenzione è importante, ma dovremo iniziare a pensare di più all’utente: in questo modo, potremo certamente riuscire ad ottenere degli ottimi risultati e, forse, anche più grandi di quanto ci aspettavamo!