CONSIGLI SEO

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SEO: sai cosa devi fare al più presto?

Oggi parliamo di SEO e di alcune indicazioni da non sottovalutare. Si è diffusa negli ultimi anni la tendenza di proporre la propria presenza sul web, tramite portali dedicati o blog, cercando di incrementare la visibilità e, conseguentemente, permettere al proprio business o azienda di raggiungere degli importanti obiettivi. Per aiutarci lungo la strada, è sempre necessario lavorare per ottenere un valido posizionamento nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca del web.

Tuttavia, giorno dopo giorno e mese dopo mese, gli algoritmi cambiano e non sappiamo mai con estrema esattezza cosa dovremo fare per piacere a Google. Fortunatamente, però, ci sono alcune costanti, ovvero degli elementi che oramai sono stati più che appurati: il motore di ricerca li considera per inserire le nostre pagine web nei suoi risultati. Di cosa si tratta? Scopriamolo subito!

Un’indagine e alcuni importanti risultati

La SEO, acronimo che nelle sue tre lettere significa ‘Search Engine Optimization’, cioè ottimizzazione per i motori di ricerca, è il fulcro attorno al quale ruota tutta l’attività di posizionamento del tuo sito e/o blog. Comprende un insieme di tecniche da non sottovalutare. Scegliere la giusta grafica, hosting e server, nonché essere presenti sui social network più diffusi è utile per aumentare la visibilità delle nostre pagine web, ma del corretto uso della SEO e quindi delle parole chiave non ne possiamo fare a meno.

Seo

Attenzione però: come ben sai, esistono anche altre strategie correlate. Quelle keywords, ovvero le parole chiave che hai scelto e che utilizzi ogni volta che pubblichi qualcosa sul tuo sito web e/o blog, non sono tutto. Possiamo definirle tante piccole frecce destinate ad un obiettivo certo, ma non possiamo contare solo su di esse.


Grazie ad un’indagine di SEMrush, che si è rivelata uno scrupoloso e prezioso studio sugli errori SEO, ne è nata una lista che potrebbe divenire per lo scrittore del web come una sorta di ‘Bibbia’ da seguire con cognizione di causa.
Bounce Rate
Tuttavia, elencarti tutti i classici errori sarebbe stato un problema, così abbiamo puntato sui due più comuni, che purtroppo incidono negativamente sul posizionamento. Il primo è: non prestare attenzione alla velocità di caricamento del proprio sito. Sembrerebbe superfluo, ma molti server non sono preformanti e, in un mondo internauta dove la velocità viaggia a pari passo con l’evoluzione grafica, la lentezza d’apertura delle pagine è motivo di cattivo posizionamento. Perché?

Un lento caricamento comporta spesse volte un veloce abbandono della pagina. Questo aumenta di conseguenza il tasso di rimbalzo, ovvero una percentuale che, quando è alta, viene vista da Google come un indicatore di scarsa qualità (…non dimentichiamo che il motore fa di tutto per migliorarsi e offrire risultati sempre più qualitativi). Pertanto, se un sito viene abbandonato con troppa fretta, in quanto si carica lentamente, rischia di perdere posizioni nei risultati dei motori di ricerca.

Ottimizzazione SEO: attenzione al file robots.txt!

Secondo l’indagine, un’altra causa di pessimo posizionamento è l’esclusione a priori del file robots.txt. Le motivazioni che portano alla scelta di non usufruire del file impiegato normalmente per consentire la ‘mappatura’ e l’indicizzazione del sito da parte di Google possono essere numerose, ma è utile considerare che questo importante file accelera i tempi e le possibilità di un valido posizionamento nei risultati dei motori di ricerca. Quindi, perché non usarlo?

Il file robots.txt e la velocità di caricamento sono due elementi che incidono molto sulla posizione del nostro sito nella prima o nelle prime pagine dei risultati. Tuttavia, spesso vengono sottovalutati… Tu che ne pensi? Creare dei post fantastici, coinvolgenti e scritti in ottica SEO è importante, ma non dimentichiamoci che la Search Engine Optomization è molto più di una parola chiave ben posizionata!